Archivi del giorno: febbraio 27, 2011

Digital divide

Per digital divide s’intende il divario che si crea tra chi può utilizzare le ICT (Information and Communication Tecnology) e chi invece non può farlo.

A seconda della natura del limite che ci impone questo divario parliamo di diversi tipi di divide:

  • digitale, quando mancano gli strumenti tecnologici,
  • culturale, quando mancano le capacità di utilizzarli,
  • informativo, quando non si è in grado di recuperare le informazioni che ci interessano.

Tuttavia dagli anni Novanta, grazie alla sempre più massiccia diffusione della banda larga, e alla possibilità di utilizzare device pubblici, il divario dovuto alla mancanza digitale si sta assottigliando. Ad oggi la tendenza si è rovesciata, e si parla piuttosto digital inclusion.

Ecco in 50 secondi cos’è il digital divide:

Ceci n’est pas un livre

L’opera di Magritte è perfetta anche per spiegare cos’è un eBook. Ormai non si sente parlare d’altro. Con questo termine s’intende sia il libro elettronico (il file che contiene il libro), sia lo strumento utilizzato per leggerlo: il device.

Ora, aldilà della guerra mediatica e commerciale per permettere ad un formato o ad un modello di prevalere sull’altro, crediamo sia importante riconoscere le affordance che uno strumento del genere consente.

Chi può dire quali altre caratteristiche, oltre a quelle che conosciamo, faranno parte del libro?

Blogger

Partiamo dal principio: chi è un blogger?

Il blogger è una persona che coltiva il suo blog! Ovvero un diario di bordo (letteralmente web-log), che nasce in America alla fine degli anni ’90. Ci sono davvero moltissime tipologie di blog: quello personale, il giornalistico, collettivo, tematico.

E ci sono anche molti modi di essere blogger. Già, perchè grazie alla semplicità tecnologica con cui si può creare un blog (svariate piattaforme, questa per prima, permettono di creare immediatamente e gratuitamente il proprio diario di bordo), quello che traspare è la personalità.

Il blogger insomma è qualcuno che ha davvero qualcosa da dire, e per farlo si avvale dello strumento più democratico che esista: la Rete.

Voi avete qualcosa da dire? E allora bloggate!